Per il primo luglio prossimo è fissata la fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno, che darà vita a Unicoop Etruria. La nuova cooperativa avrà 780 mila soci e circa 170 punti vendita in Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Considerando queste e altre novità, il gruppo consiliare Gubbio Futura ha depositato una interrogazione all’attenzione del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale eugubini.
Oggetto: interrogazione sul futuro dei punti vendita Coop a Gubbio, nuovo parco commerciale a Fontecese e sulla destinazione dell’attuale centro commerciale “Le Mura”
Premesso che:
- la fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno, che darà vita alla nuova realtà “Unicoop Etruria”, rappresenta un cambiamento rilevante nel panorama della grande distribuzione cooperativa nel nostro territorio;
- è stato annunciato l’avvio del progetto per la costruzione di un nuovo parco commerciale in località Fontecese, che ospiterà un nuovo punto vendita Coop;
- tale progetto avrà inevitabili ricadute sul sistema commerciale e urbano della città di Gubbio, con potenziali impatti sull’attuale centro commerciale “Le Mura”, dove è attualmente presente il punto vendita Coop, la cui posizione è strategica, a ridosso del centro cittadino;
Considerato che:
- è ragionevole presumere che difficilmente la cooperativa manterrà due punti vendita della stessa portata a così breve distanza, con conseguente rischio di chiusura o ridimensionamento dell’attività presso “Le Mura”;
- l’eventuale dismissione del punto vendita attuale comporterebbe effetti negativi sia per i lavoratori che per le attività presenti nella struttura, esponendo l’intera area al rischio di abbandono e degrado, con impatto negativo anche sul decoro urbano;
- il sito de “Le Mura” ha potenzialità significative in termini di rigenerazione urbana, e potrebbe essere riconvertito a finalità pubbliche o multifunzionali;
- nel territorio comunale si è già registrata, negli ultimi decenni, una proliferazione di grandi strutture commerciali, con evidenti criticità sotto il profilo dell’equilibrio economico, della sostenibilità urbanistica e del consumo di suolo.
Si interroga l’Amministrazione comunale per sapere:
- Quali interlocuzioni sono in corso con Coop Centro Italia, Unicoop Tirreno e le sigle sindacali, al fine di tutelare i lavoratori coinvolti dalla riorganizzazione aziendale e garantire la salvaguardia dei posti di lavoro a Gubbio;
- Quali presidi o strumenti l’Amministrazione intende mettere in campo per monitorare e accompagnare la transizione, tutelando il tessuto economico locale e i cittadini coinvolti;
- Qual è lo stato dell’iter autorizzativo relativo al nuovo parco commerciale di Fontecese e se l’Amministrazione ritiene opportuno, anche alla luce delle attuali politiche di contenimento del consumo di suolo, fare il possibile per bloccare o rivedere la realizzazione del progetto, o se intende invece proseguire lungo il solco delle scelte urbanistiche che negli ultimi decenni hanno favorito la nascita di numerosi centri commerciali e direzionali, molti dei quali pressoché vuoti;
- Quali previsioni urbanistiche regolano oggi l’area del centro commerciale “Le Mura” e se vi siano progetti o strategie in corso per evitarne la progressiva dismissione o abbandono;
- Se l’Amministrazione è disponibile ad aprire un confronto pubblico e partecipato sulla destinazione futura dell’area “Le Mura”, valutando proposte alternative di interesse collettivo (es. impianti sportivi, spazio eventi, parcheggio di scambio, ecc.);
- Se non si ritenga opportuno avviare una riflessione più ampia sul modello di sviluppo commerciale della città e sul rapporto tra grandi strutture di vendita, centro storico e aree produttive.
Il gruppo consiliare Gubbio Futura
Jacopo Cicci, Federica Cicci, Leonardo Nafissi
A proposito di Fontecese: riflessioni, criticità e proposte per il futuro
La realizzazione del nuovo parco commerciale in località Fontecese, a Gubbio, rappresenta l’esito concreto di una decisione urbanistica maturata anni fa, mai realmente messa in discussione. Dopo un lungo periodo di stallo, il progetto arriva a compimento, aprendo però una serie di interrogativi sull’impatto che tale intervento avrà sul territorio, sull’economia locale e sulla qualità della vita in città.
In una realtà di circa 30mila abitanti, che negli ultimi decenni ha visto nascere numerosi centri commerciali, è lecito chiedersi: quale sarà il vero impatto di questa nuova struttura sul tessuto economico, sociale e urbano di Gubbio?
Un precedente da non ripetere: crescita disordinata e danni al commercio locale
Le scelte urbanistiche del passato hanno già evidenziato i rischi di uno sviluppo commerciale disorganico, con conseguenze negative su attività storiche, negozi di prossimità e soprattutto sul centro storico di Gubbio, cuore identitario e turistico della città. La lezione è chiara: non si può più costruire senza una visione strategica e sostenibile.
Fusione Coop Centro Italia – Unicoop Tirreno: tutelare l’occupazione a Gubbio
In questo contesto si inserisce la recente fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno, che porterà alla nascita del nuovo soggetto “Unicoop Etruria”. Un’operazione importante, ma che lascia aperti molti interrogativi, soprattutto in tema di occupazione e riorganizzazione dei punti vendita.
Quali garanzie ci sono per i lavoratori eugubini?
Non ci si può affidare solo alla buona volontà della cooperativa. Serve un presidio istituzionale forte, con il coinvolgimento di Comune, Regione e sindacati, per monitorare ogni fase del processo e garantire la tutela di tutti i posti di lavoro.
Le conseguenze urbanistiche: rischio abbandono per il centro commerciale “Le Mura”
Appare poco credibile che Coop possa mantenere due supermercati di pari livello a breve distanza. Se il nuovo punto vendita a Fontecese dovesse sostituire quello presente nel centro commerciale “Le Mura”, il rischio concreto sarebbe la chiusura di un presidio commerciale fondamentale per l’area.
Ciò comporterebbe:
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Svalutazione degli spazi del centro commerciale
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Desertificazione delle attività residue
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Abbandono e degrado urbano a ridosso del centro città
Scenari già visti in altre città, con effetti evidenti: perdita di valore immobiliare, spazi inutilizzati, senso di insicurezza. Gubbio non può permetterselo.
Una proposta concreta: riqualificare “Le Mura” in un palazzetto multifunzionale
Perché non trasformare l’area del centro commerciale “Le Mura” in una struttura pubblica multifunzionale, dedicata a eventi sportivi, concerti, fiere e manifestazioni culturali?
Perché ha senso questa proposta:
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La struttura è strategicamente posizionata, facilmente raggiungibile e già servita da parcheggi.
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È collocata in un’area sportiva esistente, accanto allo Stadio Barbetti, all’impianto Beniamino Ubaldi, alla pista ciclabile Le Querce, alla piscina comunale e al circolo tennis.
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Il Comune è proprietario dei terreni retrostanti, che potrebbero essere utilizzati per ampliare l’impianto e costruire un vero polo dello sport e dello spettacolo.
Come realizzarlo:
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Attivando fondi europei e regionali
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Lavorando in sinergia tra Comune, Regione, associazioni e soggetti privati
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Progettando spazi modulari e versatili, adatti sia ad attività sportive che culturali
Un’opportunità per la mobilità sostenibile e il turismo
Il progetto potrebbe integrarsi con:
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Un’area di interscambio turistico, per parcheggiare l’auto e raggiungere il centro con navette o servizi a basso impatto ambientale
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Percorsi ciclopedonali che colleghino la nuova struttura al centro e alle frazioni, promuovendo la mobilità dolce
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Un miglioramento della vivibilità urbana, alleggerendo il traffico intorno alle mura storiche e riservando i parcheggi centrali ai residenti
Conclusioni: scegliere la rigenerazione urbana, non la rassegnazione
La costruzione del parco commerciale di Fontecese è una scelta figlia del passato. Oggi abbiamo l’opportunità di ripensarla in chiave strategica, aprendoci a soluzioni innovative e sostenibili per il bene comune.
🔹 È il momento di mettere al centro i bisogni della comunità
🔹 È il momento di puntare su cultura, sport, aggregazione e qualità della vita
🔹 È il momento di immaginare una Gubbio più vivibile, dinamica e attrattiva
Un confronto pubblico serio e costruttivo può dare vita a un nuovo modello di sviluppo urbano. Non sprechiamo questa occasione.