Il gruppo consiliare Gubbio Futura ha presentato un Ordine del giorno per esprimere la netta contrarietà alla decisione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (delibera 178/2024) che prevede il dirottamento di tutti i treni regionali umbri sulla linea lenta da e per Roma. Una scelta definita “inaccettabile” che comporterebbe gravi disagi per pendolari e cittadini, con pesanti ricadute sullo sviluppo economico e turistico dell’Umbria interna. Il documento impegna il Comune di Gubbio a intervenire con decisione, a coordinarsi con istituzioni e comitati, e a difendere il diritto a collegamenti ferroviari rapidi ed efficienti con la capitale.
Oggetto: Tutela del servizio ferroviario da e per Roma e contrarietà al dirottamento dei treni regionali umbri sulla linea lenta
Premesso che:
- con delibera n. 178/2024 l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha, di fatto, dirottato sulla cosiddetta “linea lenta” tutti i treni regionali che dall’Umbria transitano da e per Roma, generando forte preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni del territorio;
- tale decisione comporterà un significativo aumento dei tempi di percorrenza (fino a 40 minuti in più), già di per sé molto lenti e gravati da notevoli inefficienze del materiale rotabile vecchio e inaffidabile, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita quotidiana di migliaia di cittadini umbri che si recano quotidianamente a Roma per motivi di lavoro, studio o cure sanitarie;
- i collegamenti ferroviari rapidi e affidabili con Roma rappresentano una infrastruttura strategica per lo sviluppo economico, sociale e turistico dell’Umbria intera, in particolare per realtà come Gubbio;
- l’Assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti, ha definito questa decisione “inaccettabile”, sottolineando come non sia motivata dai lavori del PNRR ma da una precisa politica trasportistica nazionale che favorisce i servizi ad alta velocità privati (Frecce e Italo) a scapito del trasporto pubblico regionale;
Considerato che:
- la città di Gubbio, per posizione geografica e caratteristiche socio-economiche, risente in modo particolare di scelte che riducono l’accessibilità verso i principali poli economici e culturali nazionali;
- l’indebolimento del servizio ferroviario, già di per sé carente, compromette non solo la vita dei pendolari, ma anche le prospettive di sviluppo turistico e imprenditoriale del territorio eugubino e del comprensorio dell’Alta Umbria;
Impegna il Sindaco e la Giunta comunale:
- a dichiarare con fermezza la contrarietà del Comune di Gubbio alla decisione di deviare tutti i treni regionali umbri da e per Roma sulla linea lenta, chiedendo una revisione urgente del provvedimento;
- ad aderire formalmente, se non già avvenuto, al Comitato umbro e interregionale costituito da enti locali, istituzioni e associazioni, finalizzato alla tutela del servizio ferroviario veloce tra l’Umbria e Roma;
- a convocare con urgenza la Commissione consiliare competente, coinvolgendo l’Assessore regionale ai trasporti, i rappresentanti del Comitato pendolari e altri soggetti interessati, al fine di:
- approfondire le conseguenze della scelta adottata dall’ART;
- individuare soluzioni alternative e condivise;
- coordinare azioni istituzionali e iniziative a tutela del diritto alla mobilità del territorio eugubino;
- attivarsi per garantire un collegamento rapido ed efficiente con Roma e con la rete dell’alta velocità, considerando che molti cittadini sono costretti a spostarsi frequentemente verso le stazioni di accesso per motivi di lavoro e studio;
- a intraprendere ogni ulteriore azione utile presso Ministero dei Trasporti, ART, RFI, Regione Umbria e Governo nazionale affinché sia garantita la permanenza di collegamenti ferroviari dignitosi ed efficienti tra l’Umbria e Roma, quale diritto essenziale per la coesione territoriale e sociale.
Il gruppo consiliare Gubbio Futura
Jacopo Cicci, Federica Cicci, Leonardo Nafissi